Sono del 9 del mattino dell’11 settembre...tra un’ora ho una conferenza di servizio con il Direttore Sanitario dell’Ospedale dei Bianchi, il Sindaco di Corleone, l’Ufficiale Sanitario per l’apertura della nuova ala dell’Ospedale, per chi legge di cui ho diretto i lavori. Apprezzo da sempre i tuoi interventi e anche quello sull’Ospedale del 10 c.m. è certamente da stimolo a lavorare ad occuparsi di più della cosa pubblica. Io non mi intendo di sindacato né di politica, quindi probabilmente mi sfuggono alcuni passaggi. Ma una certezza l’ho. L’Ospedale di Corleone, la nuova ala, si aprirà a breve, saranno 15 giorni, saranno 30, ma a brevissimo si aprirà.
E non voglio passare per il difensore d’ufficio del Dott. Iacolino, che peraltro certamente non ne ha bisogno, ma devo, per evitare di buttare acqua sporca e bambino, affermare, per esserne stato testimone privilegiato, che il Dott. Iacolino vuole in maniera determinata aprire la nuova ala. Avrebbe potuto nel tempo trovare mille ragioni valide per rallentare i lavori nel complesso iter tecnico, non l’ha mai fatto, anzi ha sempre cercato le soluzioni per completare l’opera investendo circa 1 milione di euro oltre ai lavori in arredamenti ed opere complementari e necessarie. Credo che vada dato merito al Dott. Iacolino, il quale ha certamente operato all’interno di un mandato istituzionale ritenendo importante l’Ospedale di Corleone. Credo, lo dico da corleonese, che ha fatto qualcosa per Corleone.
Ti confesso che il problema apertura ospedale lo ritengo risolto, ma la tua nota, il ruolo del sindacato, dei partiti credo pongano un problema più complesso. E dopo l’apertura del nuovo ospedale che succederà? E’ il problema del futuro dell’ospedale, l’uso, lo sviluppo, la gestione, le risorse umane, i primariati, i metodi di selezione dei quadri dirigenti, l’accesso ai ruoli dirigenziali, in tutti gli enti e non soltanto nella Sanità. Ecco a me pare che il problema serio di Corleone, ed in generale dell’entroterra, è di non avere accesso, se non raramente, ai ruoli di governo, siano essi politici o dirigenziali. Sarà perché non siamo capaci? Forse. Sarà che i migliori se ne vanno? Forse si. E’ certo che in Italia, in Sicilia, a Corleone l’accesso ai posti dove si decide o si dirige e quindi anche quelli utili all’autogoverno (vedi futuro ospedale di Corleone) sono in mano a pochi. Ci sarà una ragione per cui i Proff. universitari hanno spesso cognomi simili, lo stesso vale per i primari ospedalieri,per i politici, etc.etc. Me ne preoccupo per i miei figli. Ma non ho sentito tante voci in questa direzione, nemmeno quelle del nascente PD. Niente. Pare che in Italia il problema siano i lavavetri. Ma questa è un’altra storia.
Cordialmente
Biagio Cutropia
Caro Biagio, lo scorso 7 giugno ci scrivevi: «… credo che il Direttore Generale sia in attesa di comunicazioni da parte dell'Ufficio Tecnico per poter procedere all'inagurazione ed apertura della nuova ala dell’ospedale, cosa che potrebbe avvenire nei prossimi 20/30 giorni… Questo chiarimento a merito ed onore di quanti da anni si impegnano a completare l'Ospedale e certamente dell'impegno fondamentale del Dott. Iacolino che ha sempre ritenuto, non a parole ma con i fatti, una priorità il completamento e l'apertura dell'edificio…». Da quel 7 giugno, aggiungendoci anche i 20/30 giorni, sono passati oltre 2 mesi, ma la nuova ala dell’ospedale non si inaugura e non si mette in funzione. Ed è stato lo stesso dott. Iacolino (di cui tu continui a “cantare” i meriti) ad aver detto nel suo blitz “a porte chiuse” a Corleone che non c’è fretta…
Purtroppo, le tue rispettabilissime opinioni vengono smentite dai fatti. E, da corleonese, mi dispiace. (d.p.)
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