Il rilancio del governo nei mesi che verranno passerà anche attraverso il superamento di ogni opacità nei gesti, nelle scelte, nelle deliberazioni. In questo senso, un passaggio di forte significato sarà l'atteggiamento che l'esecutivo assumerà sulle vicende legate alla vecchia gestione del Sismi. Dal paese arriva una forte domanda di verità. E da Milano una concreta richiesta di consentire che il processo per il sequestro di Abu Omar possa seguire il proprio corso.
Sono, in sintesi, le ragioni per cui i quattordici parlamentari europei della Sinistra hanno deciso di indirizzare a Romano Prodi la lettera che trovate su questa pagina. Una richiesta di chiarezza e di coerenza che può trovare un solo sbocco: togliere il segreto di stato da tutto ciò che riguarda il sequestro di Abu Omar e revocare il conflitto di attribuzioni che rischia di bloccare il processo di Milano.
La lettera che abbiamo scritto parte anche da una nostra conoscenza specifica e non casuale dei fatti. La complicità del Sismi con la CIA in alcune operazioni palesemente illecite (oltre che del tutto inutili) é stata uno dei capitoli più sensibili nel lavoro della Commissione d'inchiesta del Parlamento europeo sulle "extraordinary renditions". A partire da quella vicenda si è potuta svelare una rete di attività illegittime, di operazioni coperte e di strutture parallele che il Sismi di Pollari aveva organizzato durante gli ultimi tre anni. Rimuovere oggi la questione pretendendo che il processo di Milano non vada fino in fondo, agitare la presunzione del segreto di stato per coprire fatti e responsabilità che nulla hanno a che fare con la sicurezza dello Stato sono scelte non condivise.
Da qui la lettera, inviata anche ai nostri ministri di Sinistra Democratica, Verdi, Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista affinché su questo tema il Consiglio dei Ministri possa far definitiva chiarezza in una delle sue prossime riunioni.
Claudio Fava
Caro Presidente Prodi,
il dibattito che si è acceso in Italia sulle gravi responsabilità dell'ex direttore del Sismi Nicolò Pollari e del suo funzionario di fiducia Pio Pompa ripropone con urgenza un dovere di trasparenza e di coerenza nella gestione dei nostri servizi di intelligence.
Le vicende di cui si parla sono, nella sostanza, a noi Parlamentari europei note da tempo (e già da tempo da noi denunciate) perchè hanno fatto parte del corpus delle indagini svolte lo scorso anno dalla commissione ad hoc sulle attività clandestine della CIA in Europa.
É anche per questo (per la nostra funzione istituzionale e per una specifica consapevolezza della gravità dei fatti) che ti chiediamo di rimuovere - ove davvero esista - il vincolo del segreto di Stato su atti e documenti specificamente legati al rapimento di Abu Omar in Italia.
Ti chiediamo inoltre, con ancor maggiore urgenza, di rivedere la decisione dell'Esecutivo di sollevare conflitto di poteri dinnanzi alla Consulta nei confronti degli uffici giudiziari di Milano. Quel ricorso, se accolto, rischia di produrre la sgradevole conseguenza di bloccare il processo in corso nei confronti degli agenti CIA e dei funzionari del SISMI accusati di aver partecipato a un sequestro di persona. Cioè ad un reato qualificato, nel nostro ordinamento giuridico, come fatto eversivo dell'ordine costituzionale.
Consentire che il dibattimento segua il suo corso normale servirà a rimuovere ogni ombra di impunità che la sospensione del processo certamente garantirebbe a tutti gli imputati. Quel dibattimento sarà peraltro la sede naturale in cui il generale Pollari, proprio nella qualità di imputato, potrà argomentare la sua versione dei fatti che da alcuni giorni promette e minaccia di rivelare in forme e contesti imprecisati.
Se su questa vicenda verrà scritta una parola di chiarezza politica e di certezza giudiziaria, crediamo che ne trarranno beneficio nel loro complesso tutte le Istituzioni del paese: prima fra tutte il nostro Governo. E' la ragione per la quale rivolgiamo a te e agli altri ministri del tuo esecutivo la nostra sollecitazione.
Un caro saluto
Claudio Fava
Roberto Musacchio
Monica Frassoni
Umberto Guidoni
Vittorio Agnoletto
Vincenzo Aita
Giovanni Berlinguer
Giusto Catania
Giulietto Chiesa
Sepp Kusstatscher
Luisa Morgantini
Pasqualina Napoletano
Achille Occhetto
Marco Rizzo
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