mercoledì 25 luglio 2007

Incendi, brucia il Centrosud. Già 50 i roghi dall'alba

Gli incendi bruciano l'Italia, specie al Sud. Si parla di "calamità naturali", ma spesso si tratta di superficialità, se non di veri e propri crimini...


Migliora la situazione incendi in Puglia e Abruzzo, mentre resta critica in Calabria. È quanto è emerso durante la riunione straordinaria tenuto presso la sala operativa dei Vigili del Fuoco del Viminale e dedicato all’emergenza incendi che ha colpito larga parte dell’Italia centro-meridionale. Nella riunione, comunica una nota, è stato fatto il punto delle situazioni ancora sensibili e dei provvedimenti urgenti presi per fronteggiarle. Erano presenti il sottosegretario Ettore Rosato, il capo dipartimento dei Vigili del Fuoco prefetto Anna Maria D’Ascenzo, e i vertici del Corpo Nazionale. «Anche oggi è una giornata molto difficile - ha detto il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso -. Ci sono già arrivate oltre 50 richieste di intervento aereo: più della metà sono state esaudite». La situazione, comunque, ha aggiunto «la stiamo fronteggiando molto meglio di ieri che è stata la giornata peggiore: stiamo intervenendo soprattutto su Sardegna, Sicilia e Calabria. Tutti i nostri mezzi stanno volando». Nelle regioni Abruzzo e Puglia l’emergenza incendi è in deciso miglioramento, pur permanendo aperto qualche fronte ancora attivo. Anche Nuoro e Messina, che avevano destato particolare allarme, risultano sotto controllo. Resta critica la situazione in Calabria per i numerosi fronti di fiamma ancora attivi e per il forte vento. In Sardegna, sono entrati in azione i due Canadair inviati dalla Spagna per dare manforte all'esausto apparato antincendio. Un sopralluogo in elicottero di venti minuti dalle 7 di stamane ha consentito anche al presidente della Regione sarda, Renato Soru, di rendersi conto dei gravi danni prodotti da due giorni di incendi nel Nuorese, dove per il capoluogo il comune chiede lo stato di calamità. Sono ancora attivi i roghi attorno a Orune e alla frazione nuorese di Lollove, dove stamattina presto sono intervenuti due Canadair, uno dei quali spagnolo. Vicino alla zone di «Testone», fra Orune e Benetutti, sta operando anche la colonna mobile della forestale di Oristano. In Ogliastra bruciano ancora le campagne attorno ad Arzana, dove ieri la polizia ha arrestato due presunti incendiaria, un giovane guardiano di un cantiere e un pensionato di 46 anni, sorpresi ad appiccare le fiamme con apposite micce. Due canadair sono stati inviati sul posto per fermare il rogo attivo dall'altra notte. Nel resto della Sardegna il fuoco è ancora attivo a Muravera (nel Cagliaritano), dove ieri era stato evacuato per precauzione un camping, Villasalto, Arbus e Villacidro. In Calabria sono numerosi i fronti di fiamma ancora attivi a causa del forte vento. Sono numerosi gli incendi che divampano nella zona del Dolcedorme, la vetta più alta della Calabria, e quelli che minacciano Serra del Prete, nell'area del Parco Nazionale del Pollino. Il Commissario del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra, sta seguendo la situazione direttamente ed è riuscito a far ritornare un elicottero che sta effettuando numerosi lanci di acqua e liquido ritardante. «Gli incendiari, - ha detto Pappaterra - rischiano, con il loro comportamento criminale, di compromettere il futuro dei giovani che ripongono una forte speranza nel nostro grande polmone verde». «Ciò - ha concluso - che sta avvenendo, anche in altri Parchi, delineando un attacco vero e proprio al sistema delle aree protette italiane, non è tollerabile, ancor più quando oltre l'ambiente vengono sacrificate le vite umane». Da una serie di report forniti dai direttori regionali VVF è risultato che nelle regioni Abruzzo e Puglia l`emergenza incendi è in deciso miglioramento, pur permanendo aperto qualche fronte ancora attivo.
In Sicilia, continua ad essere circondata dalle fiamme la città di Messina. Per tutta la notte le colline attorno alla città hanno continuato a bruciare, facendo ricadere sul centro abitato cenere e costringendo gli abitanti a chiudersi in casa. La situazione continua ad apparire critica in particolare in alcune zone dove le fiamme si sono pericolosamente avvicinate alle abitazioni. Da questa mattina sono nuovamente in azione due canadair della Protezione civile nazionale, ma l'incendio appare ancora esteso. «Sono decine di migliaia gli ettari di bosco e foresta distrutti dagli incendi in Italia all'interno dei Parchi naturali e delle Aree protette. Non possiamo, perciò, abbandonare a se stessi questi presidi della biodiversità, che rappresentano anche un'importante fonte economica per le popolazioni locali. L'uso consapevole dell'ambiente è la loro principale risorsa, che ha portato in questi anni ad una crescita delle attività eco- compatibili. Perciò lo Stato deve stanziare un fondo speciale sia per l'immediato recupero di queste zone colpite dagli incendi, sia per incrementare le strutture di prevenzione oltre che di repressione contro i criminali del fuoco». È la richiesta di Diego Tommasi, coordinatore nazionale degli assessori regionali all'ambiente.
Anche la zona del Corleonese in questi giorni è stata devastata dagli incendi. Preoccupante quello che ha colpito la vallata delle contrade Bicchinello e Casale, fino alle pendici di Rocca Busambra. Superficialità degli agricoltori che devono arare il terreno o altro? E' difficile dirlo. Non sarebbe il caso, comunque, di far funzionare meglio (anche in chiave preventiva) il servizio di Protezione Civile? Le stesse forze dell'ordine, nonostante le comprensibili difficoltà in cui operano, non potrebbero attivare un servizio di prevenzione/repressione più "stringente"?
25.07.07

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