CORLEONE – Come la seduta del consiglio comunale di mercoledì, anche l’assemblea del Cidma (Centro Internazionale di Documentazione sulle Mafie e il Movimento Antimafia) di giovedì è durata un’intera nottata. Forte dell’ordine del giorno del consiglio, approvato all’unanimità, il sindaco Nino Iannazzo ha chiesto che, nella modifica dello statuto, fosse previsto che i componenti del comune passassero da due a quattro (rappresentando anche il consiglio comunale) e che presidente dell’associazione fosse il sindaco pro-tempore di Corleone, ma l’assemblea del Cidma ha accolto solamente il suggerimento che uno dei due membri del comune fosse il presidente del consiglio comunale. Per il resto, tutto come avevano già pensato (e deciso) l’ex sindaco Nicolò Nicolosi e le tante associazioni vicine a lui, molte delle quali ammesse in extremis lo scorso 28 giugno. Nelle modifiche statutarie è passata anche la norma, secondo cui il presidente dell’importante associazione debba essere eletto direttamente dall’assemblea (prima l’eleggeva il consiglio direttivo) tra uno qualsiasi dei soci. Una norma ad hoc, che ha consentito la rielezione di Nicolosi, nonostante le proteste del sindaco Iannazzo. E’ passata pure la modifica statutaria che amplia notevolmente l’azione sociale dell’associazione, prima limitata alla sola attività nel campo della mafia e del movimento antimafia. Adesso il Cidma potrà fare tante altre attività, che probabilmente, però, l’allontanano dallo spirito originario e rischiano di trasformarlo in una “normale” (seppure importante) associazione culturale.
Purtroppo, dopo i primi 5 anni di gestione da parte dell’on. Nicolò Nicolosi (contemporaneamente sindaco di Corleone e presidente del Cidma), che ha lasciato molto a desiderare, nell’assordante silenzio di chi oggi lo combatte (Iannazzo, Siragusa, Vintaloro, Labbruzzo, etc.), adesso ci sarà un altro periodo il cui l’associazione sarà al centro di uno scontro di potere tra l’ex sindaco (Nicolosi) e il sindaco in carica (Iannazzo). Non ci guadagneranno né Corleone, né la qualità della lotta alla mafia.
d.p.
6 luglio 2007
FOTO: Nicolò Nicolosi, presidente del Cidma
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