ROMA - Occhi aperti delle forze di polizia sul fenomeno del ritorno, in Sicilia, degli 'scappati', esponenti mafiosi espulsi dalle cosche. Ha detto il capo della polizia, Antonio Manganelli, parlando alla commissione Affari Costituzionali della Camera. Mai, ha spiegato Manganelli, "si sarebbe immaginato che dai vertici di Cosa Nostra sarebbero stati autorizzati questi ritorni. Ciò è legato ad una fazione molto forte dell'organizzazione, ma non a tutta la mafia, quindi sono possibili scintille e noi stiamo particolarmente attenti".
In Sicilia, comunque, ha proseguito il capo della polizia, "la mafia continua ad essere quasi silente, preferisce la penetrazione nei gangli della vita pubblica attraverso gli appalti, il controllo del territorio e le estorsioni a tappeto". Per quanto riguarda il pizzo, ha aggiunto, "si tratta di somme non tanto consistenti da spingere la vittima alla denuncia: l'estorsione è considerata quasi come un costo d'impresa". La chiave per sconfiggerlo, ha osservato, "è l'associazionismo, il non sentirsi isolati". La Sicilia 26/07/2007
In Sicilia, comunque, ha proseguito il capo della polizia, "la mafia continua ad essere quasi silente, preferisce la penetrazione nei gangli della vita pubblica attraverso gli appalti, il controllo del territorio e le estorsioni a tappeto". Per quanto riguarda il pizzo, ha aggiunto, "si tratta di somme non tanto consistenti da spingere la vittima alla denuncia: l'estorsione è considerata quasi come un costo d'impresa". La chiave per sconfiggerlo, ha osservato, "è l'associazionismo, il non sentirsi isolati". La Sicilia 26/07/2007
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