martedì 22 settembre 2009

Assenteista fa il marinaio per il sindaco. Dopo la denuncia di ”Striscia”, aperta un'inchiesta

È scattata alcune settimane fa, in seguito a un esposto anonimo arrivato al Tribunale, l’inchiesta della Procura della Repubblica per accertare le irregolarità che sarebbero state compiute dal sindaco Diego Cammarata e da un dipendente della Gesip, la società di servizi del Comune. Il caso è stato raccontato lunedì sera da «Striscia la notizia» che ha svelato come un dipendente della Gesip, Franco Alioto, non si sarebbe mai presentato al lavoro, prestando invece servizio come marinaio sulla barca dei figli del sindaco, utilizzata dallo stesso primo cittadino di Palermo. Secondo quanto rivelato da «Striscia la notizia» il dipendente della Gesip si sarebbe occupato anche di noleggiare la barca incassando in nero, come documenta il servizio, i soldi pattuiti. La Procura ha disposto l’acquisizione di una copia del servizio televisivo.
La replica di Cammarata. «La barca oggetto del servizio di Striscia La Notizia è di proprietà dei miei figli che l’hanno acquistata con atto del 10 febbraio 2004. Come è ovvio ne ho piena disponibilità. Purtroppo questo avviene solo raramente. Questa estate ne ho usufruito solo per un paio di fine settimana». Lo dice il sindaco di Palermo Diego Cammarata commentando il servizio. «Dall’estate scorsa — aggiunge — la barca è in vendita, perchè neanche i miei figli hanno il tempo di usarla e quest’estate la barca è rimasta praticamente ferma. Conosco il signor Franco Alioto da molto tempo e si è occupato occasionalmente, e fino a ieri, di verificare che la barca sia in ordine. Lo faceva in piena autonomia e fuori dall’orario di lavoro, come è naturale che avvenga. Al riguardo ho già disposto che la Gesip proceda ad una indagine interna sulla presenza nel posto di lavoro di Alioto». «Sull’episodio — prosegue — riportato nel servizio di Striscia, posso affermare che questa estate il signor Alioto chiese di noleggiare la barca. Tale autorizzazione gli fu negata e gli fu intimato anche di restituire l’acconto che impropriamente aveva ritenuto di farsi lasciare, come lo stesso ha subito fatto. Mi auguro che gli intervistatori confermino tutto questo. Ho comunque dato incarico ai miei legali di tutelare i miei diritti davanti le sedi competenti».
La sfiducia. I consiglieri comunali del Pd hanno deciso di presentare una mozione di sfiducia al sindaco (devono raccogliere venti firme in Consiglio) e per questo chiedono l’a ppoggio degli altri gruppi fuori dalla maggioranza. L’opposizione di centrosinistra conta 15 consiglieri su 50 ma l’Mpa (5 consiglieri) e la parte del Pdl che fa riferimento al sottosegretario Miccichè (altri 5) hanno più volte dichiarato di essere all’opposizione chiedendo le dimissioni del sindaco.
Le dimissioni. «Il servizio andato in onda ieri sera su “Striscia la notizia” ha devastato l’immagine della città agli occhi di tutta Italia», dice il capogruppo del Pd al Comune, Davide Faraone. «Abbiamo scoperto fra l’altro — aggiunge — che il figlio del mozzo di Cammarata, risulta fra gli assunti senza concorso nelle spa comunali e precisamente alla Sispi». Sulla stessa linea le eurodeputate Rita Borsellino e Sonia Alfano (Idv). A invocare le dimissioni di Cammarata è anche l’Mpa di Raffaele Lombardo. «Abbiamo toccato il fondo, adesso è il momento di risalire la china attraverso le elezioni per il nuovo sindaco», dicono i consiglieri comunali autonomisti. «A due anni dal mandato elettorale — aggiungono — il sindaco può dichiarare il proprio fallimento: il patto sottoscritto con gli elettori è stato disatteso».Meno diretto l’invito rivolto a Cammarata dal sottosegretario alla Presidenza, e suo ex sponsor politico, Gianfranco Micciché: «Non voglio neanche discutere se votare o meno la mozione di sfiducia presentata dall'opposizione - dice - Spero solo che il sindaco prenda le iniziative più idonee per evitare il dibattito in aula».
L’azienda. «Ho avviato un’indagine interna e ho convocato Franco Alioto per sentire anche la sua versione dei fatti. Di certo immediatamente lo trasferirò, in via cautelativa, dal settore verde ai servizi cimiteriali della Gesip». Lo dice il direttore generale dell’azienda Giacomo Palazzolo. «Alioto è stato assunto nel novembre del 2003 — continua — e ha ricevuto due promozioni, nel 2004 e nel 2006: avanzamenti di quadro. In azienda è nota la sua esperienza di marinaio: ora bisogna verificare se effettivamente lavorasse su barche durante l’orario di lavoro».
(La Repubblica, 22 settembre 2009)
FOTO. Il sindaco di Palermo, Diego Cammarata